Se l’autunno è entrato ufficialmente il 22 settembre, è però in questi giorni che lo si sente davvero perché ottobre è la vera porta che divide le stagioni, che ci fa accedere a quel breve corridoio che conduce al nuovo anno. Magari porta un po’ di malinconia, l’estate è definitivamente archiviata fino al prossimo anno, ma, nonostante i primi freddi, è un mese colorato, profumato, saporoso. Più di settembre è il mese del vino e se il sole si fa pallido, le piante si infiammano dei colori che spesso si ritrovano anche in cucina: la zucca, che una volta sfamava le famiglie dei contadini per tutto l’inverno, gli agrumi, i cachi, l’uva e, di nuovo, il vino rosso. Che poi al supermercato li trovi tutto l’anno, ma vuoi mettere quelli di stagione? Quelli di qui? In casa la routine invernale ha ormai preso piede, i ragazzi li vediamo di meno, presi come sono dalla scuola e dai mille impegni pomeridiani, le giornate sono sempre più brevi e, la sera, il divano attira più della passeggiata. Alla corsetta per tenersi in forma, si sostituisce la palestra e, magari, si chiacchiera un po’ meno e si pensa un po’ di più. Almeno è quello che capita a me, con un po’ di voglia di capire cosa è meglio lasciare e cosa portarsi dietro nel prossimo anno. A parte il desiderio, che accomuna tutti noi, di lasciarsi alle spalle questo 2020 che tanti guai e tanto dolore ha provocato con il suo maledetto virus, quasi sempre si tratta di piccole cose, una piccola consuetudine che ha perso di senso o anche solo una sciarpa che non piace più...

Per la prima Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite alimentari, celebrata oggi in tutto il mondo, la FAO ha sottolineato che: Non c’è più spazio per la perdita e lo spreco di cibo: la pandemia Covid-19 è un campanello d’allarme che ci invita a dare più attenzione al modo in cui produciamo, maneggiamo e utilizziamo il cibo La riduzione delle perdite alimentari e dello spreco di cibo può essere un potente mezzo per rafforzare i nostri sistemi alimentari. L’innovazione, le tecnologie e le infrastrutture sono fondamentali per aumentare l’efficienza dei sistemi alimentari e per ridurne le perdite e gli sprechi Gli interventi pubblici dovrebbero facilitare gli investimenti finalizzati ad arginare le perdite alimentari e a ridurre gli sprechi anche privati Sono necessari modelli di business innovativi, con la partecipazione del settore privato, e nuovi approcci per finanziarli Tutti devono prestare attenzione e non sprecare cibo, per l’umanità e per il pianeta Dove e perché si verificano gli sprechi alimentari Nelle fattorie: le cause principali delle perdite in azienda includono tempi di raccolta inadeguati, condizioni climatiche sfavorevoli, pratiche errate e sfruttamento della manodopera Nei magazzini: le perdite più significative sono causate da uno stoccaggio inadeguato, nonché da decisioni prese nelle fasi iniziali della catena di approvvigionamento che determinano una durata di conservazione molto breve dei prodotti Nelle fasi di trasporto: una buona infrastruttura e una logistica commerciale efficiente sono fondamentali per prevenire la perdita di cibo e le perdite sono spesso causate da strutture inadeguate, malfunzionamenti tecnici o errori umani Nella vendita al dettaglio: le cause dello spreco alimentare a livello di vendita al dettaglio sono legate alla durata di conservazione limitata, alla necessità che i prodotti alimentari soddisfino determinati standard estetici e alla variabilità della domanda dei consumatori. In casa: lo spreco dei consumatori è spesso causato da una scarsa pianificazione degli acquisti e dei pasti. Spesso si compra troppo, non si tiene conto di quanto riportato sull'etichetta e non si conservano adeguatamente gli alimenti aperti ...

Quella del pane è una storia antichissima, più o meno quanto quella dell’umanità, che inizia nel Neolitico, ma i primi panettieri sono stati gli antichi Egizi che scelsero il frumento come base della loro alimentazione e produssero la prima farina nel senso moderno del termine. Successivamente i Greci migliorarono i procedimenti diventando molto abili nella preparazione di pani e focacce e, come avviene ancora oggi, i forni lavoravano di notte perché la mattina i clienti potessero trovare il loro prodotto preferito fragrante e appena sfornato. A Roma sorsero le prime botteghe e, per la prima volta, comparve la categoria dei mugnai e, successivamente, quella dei fornai panettieri, mentre i primi mulini nacquero in Francia e nel Rinascimento il lievito di birra rivoluzionò i processi produttivi. Insomma, il pane è compagno quotidiano di moltissimi popoli e la sua storia è parallela a quella della nostra civiltà: per questo domenica 6 settembre, presso l’Orto dell’Ex Asilo, dalle 18 si parlerà della storia straordinaria di questo alimento  “ordinario". Interverranno la d.ssa Daniela de Carolis, la professores Jessica Piccinini, il dr Alessandro Alesi, Fabio Traini, Emanuele Michilli, Dino Roso, Bruno Amurri e Chef Andrea  che, al termine dell’incontro, offrirà una degustazione di proposte culinarie con il pane protagonista accompagnata dai vini delle Tenute Cocci Grifoni. Per info e prenotazioni 353 9055142,  danieladeca@virgilio.it...

Chef Andrea, Barbara Settembri, Roberta Mazza, Andrea Illuminati e, nel ruolo di special guest, Gregori Nalon, cooking strategist, cucineranno a vista dalla Venere Nera messa a disposizione da Auxostore nella serata evento Simposio dei Sensi. Sabato 29 agosto, nella splendida cornice delle Tenute Murola, prepareranno una cena speciale per i partecipanti che verrà raccontata da Maria Giovanna Labruna, mentre lo Sketch Artist Riccardo Messi realizzerà dei piccoli ritratti che renderanno indelebile il ricordo della serata. Un evento gastronomico e conviviale music free per restituire ai partecipanti il piacere del dialogo di fronte a ottimi piatti innaffiati da altrettanto squisiti vini , ma non solo per adulti: è infatti previsto un baby menù e un servizio di baby sitting per consentire a ognuno, genitori e figli, di godersi la serata. L’appuntamento è al tramonto, ma per ovvi motivi è indispensabile la prenotazione che può essere effettuata on line  sulla pagina dedicata  o telefonicamente al numero della Cantina Murola 0733 506843....

Non è proprio il nostro lavoro, ma a volte arrivano arrivano nuovi stimoli che, se li sai cogliere, arricchiscono la vita e, sì,  anche il lavoro #teamsandwichtime...

By Marco Paniccià   Prima di quest’inverno, nessuno avrebbe immaginato che un virus ci avrebbe costretto alla quarantena, cambiando profondamente non solo le nostre abitudini, ma anche le nostre convinzioni Parafrasando, il nostro mondo è scomparso con un click Adesso, in questa faticosa fase due, abbiamo ricominciato a lavorare, ma negli occhi di molte persone c’è ancora incertezza, lo vedo chiaramente al Sandwich Time dove, se pur a ranghi ridotti, i nostri clienti hanno cominciato a ritornare Se da un lato c’è la gioia di ritrovare quei piccoli riti che spezzano il quotidiano – il caffè, la colazione al bar, la pausa pranzo - dall'altro c’è una sorta di titubanza, quasi ci si chiedesse “ma lo posso davvero fare?” Tutti continuiamo a essere un po’ esitanti,  i ragazzi del nostro staff hanno le loro piccole incertezze e tocca a noi, ad Andrea e me, incerti quanto loro, incoraggiarli e dire loro come comportarsi In questa nuova normalità anormale, come pensavamo, il take-away  ha un ruolo molto più importante che in passato ed è più che comprensibile perché permette alle persone di prendersi le proprie pause e di consumare pasti sani e piacevoli, senza l’ansia che alcuni tuttora provano nel trovarsi in un luogo chiuso fianco a fianco con gli altri, se pur distanziati Certo, prima o poi torneremo alla “vera” normalità - e spero presto perché amo quando il Sandwich Time è pieno di vita - ma sono sicuro che alcuni comportamenti che nel “durante” e  nel “dopo” quarantena si sono insinuati nelle nostre vite, almeno in parte rimarranno E il futuro di Sandwich Time sarà (anche) take-away...

By Andrea Chef De Carolis Volevo fare il cuoco, l’ho sempre voluto fare da quando  preparavo le spaghettate di mezzanotte (che mezzanotte non era mai ...